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Lewis Hamilton

Lewis hamilton

Lewis Carl Davidson Hamilton (Stevenage, 7 gennaio 1985) è un pilota automobilistico britannico, dal 2013 pilota della Mercedes in Formula 1. La sua famiglia materna è originaria dell'Inghilterra e la sua famiglia paterna è originaria di Grenada, da cui il nonno arrivò nel Regno Unito nel 1954. Hamilton è legato sentimentalmente alla cantante ex leader delle PussycatDolls, Nicole Scherzinger. Annoverato come uno tra i piloti più forti e talentuosi nel paddock di Formula 1,si distingue per il suo stile di guida molto aggressivo,per la sua tenacia e abilità nei sorpassi,e per la sua velocità in qualifica,che lo rende un pilota completo e molto ostico per gli avversari.

Carriera

Le formule minori

Dopo aver vinto diversi campionati di kart in gioventù (nel 1995 vince il campionato cadetto britannico), Hamilton è messo sotto contratto dalla squadra McLaren di Formula 1 dall'età di 12 anni; la scuderia diretta da Ron Dennis ha sponsorizzato il pilota nella sua scalata attraverso le serie minori dell'automobilismo. Nel 2000 è campione Europeo di Kart Formula A e l'anno successivo esordisce in Formula Renault. Nel 2003 conquista il titolo in questa categoria, con 10 successi in 15 gare. Diviene campione nella classe Euro Series F.3 due anni più tardi, anche in questo caso dominando la stagione con 15 primi posti in 20 corse. Nella stagione 2006 ha esordito nella serie GP2 con la ART GrandPrix sostituendo il campione uscente Nico Rosberg e ponendosi subito in testa al campionato, vincendo per due volte entrambe le gare del weekend della serie in aggiunta alla Gara di Montecarlo, per poi conquistare il titolo nell'ultimo appuntamento di Monza. Grazie alla vittoria nel campionato GP2 il patron della McLaren Ron Dennis, che lo ha "allevato" nel corso degli anni, ha annunciato la notizia del suo ingaggio il 24 novembre 2006.

Formula 1

2007-2012: McLaren

Hamilton ha esordito con la McLaren in Formula 1 già nella stagione 2007 ottenendo ottimi risultati, ponendosi in testa alla classifica piloti per gran parte del campionato e fino all'ultima gara. Durante la prima parte della stagione ha concluso per nove volte consecutive a podio, contando due vittorie e andando a controllare la classifica a partire dal Gran Premio di Spagna. Dopo un nono posto in Europa, dovuto anche ad un incidente in qualifica, che lo ha costretto a partire decimo, e alla scelta del suo team di montare le gomme da asciutto troppo presto, conquista una vittoria in Ungheria, ma da qui cominciarono vari problemi, come il dechappamento di una gomma in Turchia e in Cina (con clamoroso errore nell'entrata della corsia box e conseguente ritiro), che permisero ai rivali di recuperare, tanto da essere in tre a contendersi il titolo all'ultima gara. Proprio in Brasile vari errori del pilota britannico, come un'uscita di pista nelle fasi iniziali di gara, gli fecero perdere il titolo a favore di Kimi Räikkönen. Giunse quindi 2º nella classifica iridata (davanti al suo compagno di squadra e campione del mondo in carica Fernando Alonso, 3º a pari punti ma con meno piazzamenti), a solo un punto di svantaggio dal ferrarista, sfiorando quindi di un soffio il titolo già al debutto (in caso di vittoria sarebbe stato il più giovane vincitore di un mondiale e l'unico pilota a vincere al debutto mondiale esclusa la prima stagione nel 1950). I difficili rapporti di coabitazione con Fernando Alonso hanno portato quest'ultimo a rescindere il suo ricco contratto pluriennale e tornare alla Renault, scuderia meno competitiva con cui Fernando Alonso aveva già corso gli anni prima e con cui si era laureato due volte campione del mondo. Lewis hamilton

Nel gennaio 2008 ha firmato un contratto di 138 milioni di dollari con la McLaren fino al 2012. I dettagli contrattuali prevedono una cifra base di 17 milioni di euro per il 2008, più altri sei milioni nel caso in cui riuscisse a vincere il campionato. Entrambe le parti avrebbero inoltre la possibilità di prolungare l'accordo.

Durante i test pre-mondiali della stagione 2008, poi, a Barcellona dei tifosi di Fernando Alonso lo hanno schernito con striscioni e magliette offensive e razziste sull'argomento del colore della pelle e credenze religiose. La Spagna ha infatti rischiato 2 dei suoi gran premi fino a quando si sono presi provvedimenti molto severi: telecamere su tutte le tribune e divieto assoluto di entrare nell'autodromo con striscioni di ogni tipo. Il 13 febbraio 2008 la FIA lancia una campagna anti-razzismo. Si chiamerà Racing AgainstRacism.

La stagione 2008 è comunque iniziata con una vittoria, seguita da due gare in cui il pilota ha commesso vari errori, in particolare in Bahrain, mancando anche la zona punti. A Monaco dopo una gara molto movimentata e segnata da una piccola disavventura per lui legata al leggero urto contro una barriera che lo ha costretto al rientro ai box, ha trionfato mentre nella gara successiva, in Canada dopo una sosta ai box nella quale han preso parte altri piloti, è andato a tamponare Räikkönen il quale stava uscendo anche lui dalla pit lane trovando però il semaforo rosso. Il ferrarista (con la BMW di Robert Kubica al suo fianco) ha alzato il piede e Lewis, un po' disattento, non accorgendosi del semaforo, ha urtato il retrotreno della monoposto dell'avversario compromettendo la gara sua e del finlandese.

Dopo una gara opaca in Francia, Hamilton conquista due vittorie consecutive in Gran Bretagna e in Germania: a Silverstone, sul bagnato, Hamilton sfodera una delle sue migliori gare; ad Hockenheim, il pilota inglese controlla per tutta la gara e solo nei giri finali, dopo l'ingresso della safety car, deve impegnarsi per riprendere la prima posizione.

Dopo queste due vittorie, il pilota britannico subisce un leggero stop nel Gran Premio d'Ungheria nel quale, dopo aver forato una gomma, riesce a classificarsi solo quinto. Le cose andranno meglio nel Gran Premio d'Europa dove arriva secondo alle spalle del ferrarista Felipe Massa. Al Gran Premio del Belgio conquista la pole e vince la gara sotto un improvviso diluvio dopo un discusso sorpasso a Kimi Raikkonen a due giri dalla fine. I commissari di gara però, nonostante il direttore di gara Charlie Whiting avesse, durante la corsa, comunicato due volte al team la regolarità della manovra, decidono in serata di infliggere 25 secondi di penalità per taglio di chicane, che declassano Lewis al terzo posto.

Nel Gran Premio di Singapore Hamilton lotta con Felipe Massa e Kimi Raikkonen per la prima posizione, ma un incidente di Nelson Piquet Jr.. costringe la safety car ad entrare in pista stravolgendo la classifica. Hamilton riesce a limitare i danni recuperando posizioni e classificandosi terzo, mentre la vittoria va al rivale Alonso. Successivamente nel Gran Premio del Giappone Hamilton parte in pole deciso a dominare il gran premio, ma al via il finlandese Raikkonen riesce abilmente a scavalcarlo, tuttavia pensando di avere uno spiraglio in cui reinfilarsi, Hamilton finisce "lungo" trascinandosi dietro le due Ferrari. Quattro vetture finiscono lunghe nelle due curve successive perdendo posizioni, con Hamilton dietro all'avversario principale per il titolo Felipe Massa che supera dopo poche tornate. Il brasiliano però non molla e tagliando la chicane tocca con l'anteriore destra l'inglese, mandandolo in testacoda. Hamilton si trova così in ultima posizione. Successivamente Felipe Massa sarebbe stato penalizzato con un drive-through per il sorpasso pericoloso, sanzione comminata anche ad Hamilton per aver forzato Kimi Raikkonen nella prima curva ad andare lungo. Di questa lotta ne avrebbe approfittato nuovamente Fernando Alonso, ancora vincitore.

Dopo la vittoria nel Gran Premio della Cina Hamilton ha 7 punti di vantaggio su Massa: ciò significa che gli è sufficiente un quinto posto nell'ultimo Gran Premio del Brasile per laurearsi campione del mondo: a 5 giri dal termine della gara inizia a piovere sul circuito e dopo il valzer dei pit stop Hamilton si ritrova arretrato dalla 4ª alla 5ª posizione, tallonato da Sebastian Vettel. La pioggia mette in difficoltà Hamilton che subisce il sorpasso di Vettel a 3 giri dal termine. A sole due curve dal traguardo, Timo Glock su Toyota, subisce il sorpasso sia di Hamilton che di Vettel, in quanto non essendosi fermato per il cambio gomme, correva con gomme d'asciutto nonostante la pista fosse bagnata. Hamilton conclude la gara al 5º posto laureandosi come il più giovane campione del mondo della storia a soli 23 anni 9 mesi e 26 giorni (record poi migliorato da Sebastian Vettel nel 2010). Inoltre, è anche il primo pilota di colore a conquistare il titolo mondiale della massima serie.

Grazie a questo risultato, uno scommettitore del Cambridgeshire ha vinto 125.000 sterline, avendo scommesso nel 1998 che il tredicenne Lewis sarebbe diventato campione del mondo prima dei 25 anni. Lo stesso scommettitore, l'anno precedente, aveva vinto altre 40.000 sterline grazie alla scommessa che Hamilton avrebbe vinto la sua prima gara di formula 1 prima dei 23 anni.

Nel 2009 la McLaren inizia il mondiale consapevole di avere una vettura poco competitiva, a causa dei mutati regolamenti che stravolgono l'interpretazione tecnica e aerodinamica delle vetture causando un rimescolamento generale di carte. Inoltre molti team che nel 2008 non erano in lotta per il titolo avevano iniziato a sviluppare la monoposto in anticipo, lasciando in ritardo Ferrari e McLaren che se l'erano conteso fino alla fine.

Nonostante ciò Hamilton riesce durante il gran premio iniziale in Australia ad inserirsi in zona punti e persino a lottare per il podio con la Toyota di Jarno Trulli. Durante un regime di safety car, però, il pescarese compie una escursione fuori pista facendo così passare l'inglese che, insicuro su cosa fare (in teoria durante la safety car è vietato effettuare sorpassi) restituisce la posizione all'italiano per evitare di incappare in penalità. Al termine del gran premio i commissari di gara tuttavia penalizzano di 25 secondi proprio Trulli perché, essendo uscito di pista, aveva perso comunque la posizione e non doveva riprendersela.

Successivamente durante le indagini sull'episodio il direttore tecnico della McLaren impone ad Hamilton di modificare la sua versione dei fatti sulle comunicazioni coi box, raccontando ai commissari di gara che nessuno gli ha confermato di lasciar passare pure Trulli. Ma le comunicazioni ai box sono registrate e i commissari di gara decidono di squalificare Hamilton e la McLaren per comportamento antisportivo, avendo mentito al fine di ottenere il terzo posto. Trulli riottiene la sua posizione.

Il tribunale della FIA si riunisce ulteriormente il 29 aprile decidendo che la McLaren sarebbe stata messa sotto osservazione per il resto del mondiale e alla prima violazione di regolamento sarebbe stata squalificata per tre gran premi. Nel frattempo Hamilton ottiene altri punti in Malesia, Cina e Bahrain, dando ossigeno alla travagliata situazione del team in ritardo sul piano tecnico rispetto alle altre scuderie.

Torna a vincere nel Gran Premio d'Ungheria, dove arriva 1º davanti a Kimi Raikkonen e Mark Webber. I progressi della McLaren si notano soprattutto nel Gran Premio d'Europa dove ottiene la pole ma regala la vittoria a Rubens Barrichello per un errore dei meccanici durante il pit stop. Nel Gran Premio del Belgio tuttavia si registra un calo di competitività della scuderia e sia lui sia HeikkiKovalainen chiudono la qualifica fuori dalla top ten. La sua gara si conclude a metà del primo giro quando un incidente mette fuori gioco olte che a lui anche Jenson Button, RomainGrosjean e Jaime Alguersuari. Al Gran premio d'Italia la McLaren ed Hamilton tornano molto competitivi tanto che Lewis riesce ad ottenere la pole position. Sfortunatamente la sua gara si concluderà ad un giro dalla fine quando in uscita dalla curva di lesmo urta violentemente contro le barriere. Lo sfortunato incidente ha dato inoltre fine alle sue possibilità di difendere il titolo iridato. L'inglese vincerà a Singapore da dove parte in prima posizione. Seguono due 3º posti in Giappone e Brasile. Sarà sfortunato all'ultima gara, ad Abu Dhabi dove partendo dalla pole aveva una vittoria assicurata, ma un problema alla vettura lo farà ritirare, chiudendo il campionato 5º con 49 punti.

Lewis viene confermato in McLaren fino al 2012: il suo nuovo compagno di squadra sarà, al posto del licenziato HeikkiKovalainen, Jenson Button, campione in carica con la Brawn GP. Nel Gran Premio del Bahrain ottiene il podio sul gradino più basso dietro i due ferraristi Fernando Alonso e Felipe Massa. Nel Gran Premio d'Australia si piazza al sesto posto dopo una gara in rimonta con partenza dall'undicesima piazza. Nel Gran Premio della Malesia, dopo le qualifiche disastrose a causa della pioggia, partendo dalla ventesima posizione fa una gara splendida e rimonta fino alla sesta. Nel Gran Premio di Cina, dopo essersi qualificato sesto, fa una gara con molti sorpassi e sotto la pioggia arriva secondo, dietro al compagno di squadra Jenson Button, completando così la prima doppietta McLaren dell'anno; viene tuttavia ammonito dai commissari per il duello in pit-lane con Sebastian Vettel.[7] In Spagna si qualifica terzo dietro le due Red Bull. Dopo un'ottima gara è però vittima di un problema tecnico quando è in seconda posizione che lo mette fuori gioco. Si giunge quindi a Monaco, dove Lewis e Jenson Button portano un casco speciale. Qui la McLaren, forse a causa del suo passo lungo, non riesce a dare il meglio di sé e Lewis chiude la gara al quinto posto, nella stessa posizione da dove era partito.

Due settimane dopo, a Istanbul, Hamilton ottiene la sua migliore qualifica stagionale, collocandosi secondo tra le due Red Bull di Mark Webber e Sebastian Vettel. Per tutta la gara Lewis resta attaccato a Webber anche dopo il pit-stop nel quale perde la posizione su Vettel. Al 41ºesimo giro le due Red Bull si scontrano durante un tentato sorpasso di Sebastian Vettel e Lewis ne approfitta, conquistando così la sua prima vittoria stagionale. La seconda vittoria, consecutiva, arriva due settimane dopo in Canada, dove termina al comando davanti al suo compagno di squadra Jenson Button e al ferrarista Fernando Alonso. Nel Gran Premio d'Europa 2010 Hamilton parte terzo dietro la due Red Bull. Al via supera Webber e insidia Vettel. Al 9º giro Webber ha un brutto incidente ed entra la safety car.

Mentre sta entrando in pista, Lewis la supera, cosa che gli comporterà un drive through. Resta però secondo, posizione in cui conclude la gara, con il terzo podio consecutivo. Nel Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone la McLaren porta un nuovo pacchetto con gli scarichi bassi e un nuovo diffusore ma dopo le prove libere del venerdì si decide di smontarlo e non utilizzarlo per la qualifica e la gara. La McLaren ha dunque perso 3 ore disponibili per trovare il set-up corretto con la MP4-25 non modificata. Le qualifiche sembrano piuttosto difficili per la scuderia inglese ma Lewis dà il massimo e si qualifica al quarto posto, definendo il suo ultimo giro come il migliore di sempre della sua carriera. Alla partenza della gara Lewis scatta benissimo e supera sia Fernando Alonso che Sebastian Vettel, tallonando Mark Webber per alcuni giri. Ma la Red Bull dell'australiano è imprendibile e Lewis sfrutta al meglio la sua ottima partenza per conquistare il secondo posto nella gara di casa, il quarto podio consecutivo. Rimane dunque in testa alla classifica iridata con 145 punti, raddoppiando il vantaggio sul secondo, che rimane il compagno Jenson Button, che dopo questa gara diventa di 12 punti.

Due settimane dopo, in Germania, la McLaren ci riprova con gli aggiornamenti (scarichi bassi e nuovo diffusore) ma durante le prime prove libere del venerdì Lewis ha un incidente nel quale danneggia la sua vettura. Ciò fa sì che Lewis non riesca a completare più di 18 giri durante tutto il venerdì e non riesca a trovare il miglior bilanciamento. Si qualifica sesto, dietro a Jenson Button. Scatta bene alla partenza e conclude al quarto posto, conquistando 12 punti. Il suo vantaggio su Button diventa di 14 punti. Nelle qualifiche del Gran Premio d'Ungheria Hamilton si qualifica quinto, nonostante una scarsa competitiva della MP4-25 che nel settore centrale perde nel confronto con la Red Bull oltre 1 secondo. In gara perde una posizione al via nei confronti di VitalyPetrov che riconquista però al giro successivo. Entra in seguito la safety car e tutti si precipitano ai box, dai quali Lewis esce in quarta posizione, davanti al ferrarista Felipe Massa. La situazione rimane così finché Lewis, al 24º giro, a causa di un problema tecnico, è costretto a ritirarsi. La testa della classifica appena persa viene però riconquistata nel Gran Premio del Belgio, gara disputata il 29 agosto appena al rientro delle vacanze estive: l'inglese parte dalla seconda posizione in griglia dietro Webber ma lo sopravanza a seguito di uno scatto bruciante e mantiene la testa della corsa fino al traguardo nonostante le mutevoli condizioni climatiche; i ritiri di Button e Alonso e la pessima prestazione di Vettel (che finisce fuori dalla zona punti) gli consentono inoltre di guadagnare 25 punti nei confronti di tre diretti rivali per la vittoria del mondiale. Nel Gran Premio d'Italia si qualifica in 5º posizione dopo che la squadra aveva deciso di non fargli montare l'f duct a differenza del compagno di squadra Button classificatosi così secondo. Alla partenza però uno scontro dopo poche curve con Massa in un tentativo di sorpasso lo mette fuori gioco per una rottura della sospensione, ritiro che gli fa perdere la vetta della classifica a favore di Webber giunto in sesta posizione. Due settimane dopo, a Singapore, la McLaren rimane un po' in ombra e durante la gara dopo un ingresso della safety car in un tentativo di sorpassare Webber per la 3º posizione viene centrato da quest'ultimo e costretto nuovamente al ritiro, ritrovandosi 3º nel mondiale dietro Webber e Alonso. Nel Gran Premio del Giappone si qualifica in 3º posizione ma viene retrocesso per la sostituzione del cambio danneggiato nello scontro con Webber a Singapore. In gara il suo tentativo di rimonta nei confronti di Alonso e Webber per la 2º posizione viene frenato da un nuovo problema al cambio che gli fa perdere le prime 3 marce, costringendolo a farsi passare dal compagno di box ed a finire miracolosamente 5º. Si arriva così al Gran Premio di Corea in cui la vera protagonista è la pioggia. Vettel domina il gran premio davanti ad Alonso ed Hamilton, ma il cedimento del suo propulsore a pochi giri dal termine riapre i giochi per il mondiale, grazie anche al contemporaneo ritiro di webber. Hamilton risale così al 3º posto in classifica dopo averlo perduto Suzuka. Al Gran Premio del Brasile la pole position va a sorpresa a Nico Hulkenberg davanti alle Red Bull, che il giorno successivo si sbarazzano di lui al primo giro facendo gara a sé con Vettel e Webber davanti ad Alonso ed Hamilton. Qui Hamilton dice addio alle speranze mondiali, anche se non matematicamente visti i 24 punti in meno rispetto al leader Alonso. Ad Abu Dhabi l'inglese deciso a tentare il tutto per tutto si qualifica per un soffio secondo alle spalle di Vettel, mentre Alonso sembra gestire tranquillamente il suo rivale più vicino Mark Webber. Tuttavia un incidente al primo giro provoca l'ingresso della safety car, così Webber ne approfitta per il cambio gomme seguito a ruota da Alonso che gli rimane davanti mentre i due in testa fanno corsa a se. Dopo il pit stop però Hamilton viene frenato nella sua rincorsa a Vettel dalla Renault di Kubica, mentre Alonso e Webber bloccati dall'altra Renault, quella di Petrov, perdono molto terreno e finscono per regalare il mondiale a Vettel che si aggiudica il gran premio e il campionato davanti ad Alonso, al compagno di squadra e ad Hamilton, ques'ultimo staccato di 16 punti. si conclude così la stagione 2010, con Hamilton che guadagna solo una posizione rispetto al campionato 2009.

Il 2011 per la McLaren non inizia nel migliore dei modi. La scuderia di Woking, dopo aver deciso di effettuare il primo dei test invernali a Valencia con la macchina dell'anno precedente per aver più tempo di lavorare alla nuova MP4-26, incappa in diversi problemi di affidabilità dovuti in buona parte al complesso sistema di scarichi denominato Octupus, che la McLaren è intenzionata a portare in pista per il primo gran premio. Conclusi i test, la McLaren decide però di tornare indietro e monta per il Gran Premio d'Australia degli scarichi simili a quelli della Red Bull.[8] Contrariamente a quanto tutti credevano, la McLaren si dimostra subito molto veloce, dominando le seconde libere. In qualifica Hamilton riesce addirittura a conquistare la prima fila al fianco di Sebastian Vettel, subendo però oltre 8 decimi di distacco dal campione del mondo. In gara è un'altra cosa e Lewis riesce a stargli più vicino, concludendo la gara in seconda posizione e conquistando quindi il primo podio del 2011. In Malesia parte di nuovo in prima fila. Al traguardo arriverà settimo ma sarà penalizzato di 20 secondi per aver cambiato traiettoria 4 volte mentre duellava con Alonso e giungerà ottavo. In Cina parte terzo dietro Vettel e Button e a 4 giri al termine della corsa sorpasserà Vettel andando a vincere il gran premio. In Turchia complice un errore al primo giro e alcune difficoltà ad un pit-stop giunge solamente quarto. Al Gran Premio di Monaco innesca una furiosa polemica con la FIA a seguito delle penalizzazioni che gli vengono inflitte dai commissari nel corso del week-end. A fine corsa tornerà nel paddock per scusarsi con la FIA ed evitare sanzioni per violazione del codice che impedisce di rilasciare affermazioni lesive nei confronti dello sport. In Germania conquista la seconda vittoria dell'anno e ad Abu Dhabi la terza. Nelle ultime tappe del campionato si intensifica la rivalità con Felipe Massa; i due si chiariranno solamente al termine del Gran Premio del Brasile.

2012 e l'addio alla McLaren

Hamilton inizia la stagione 2012 in modo positivo, conquistando la pole position nel Gran Premio d'apertura in Australia. In gara, però, il pilota inglese si deve accontentare del terzo posto, dopo essere stato sopravanzato dal compagno di squadra Jenson Button in partenza e aver perso un'ulteriore posizione a vantaggio di Sebastian Vettel, anche a causa di una strategia meno efficace di quella del rivale. Hamilton fa segnare lo stesso risultato anche nel Gran Premio della Malesia e nel Gran Premio di Cina, portandosi in testa alla classifica mondiale.

Nel successivo Gran Premio del Bahrain il pilota inglese non riesce a far meglio dell'ottavo posto, anche a causa di un problema in un cambio gomme che gli costa alcune posizioni, perdendo così il primo posto in classifica. Nel Gran Premio di Spagna Hamilton fa segnare il miglior tempo in qualifica, ma viene retrocesso in fondo alla griglia perché nella sua vettura non c'è il quantitativo minimo di benzina previsto dal regolamento. In gara il pilota inglese riesce a rimontare fino alla zona punti, chiudendo nuovamente ottavo. Dopo aver ottenuto un quinto posto nel Gran Premio di Monaco, Hamilton ottiene la prima vittoria stagionale nel Gran Premio del Canada, anche grazie alla decisione della squadra di fargli effettuare un cambio gomme in più rispetto ai rivali Sebastian Vettel e Fernando Alonso, scelta che lo avvantaggia nella parte finale della corsa. La vittoria permette a Hamilton di tornare momentaneamente in testa al campionato, ma nel successivo Gran Premio d'Europa a Valencia il pilota inglese si ritira per un contatto con Pastor Maldonado nelle ultime fasi di gara, venendo superato in classifica da Alonso.

Nelle due gare seguenti Hamilton non ottiene risultati di rilievo (ottavo in Inghilterra, con una Mclaren in difficoltà, e ritirato in Germania per una foratura nelle prime fasi di gara), facendo segnare appena quattro punti e vedendo aumentare il proprio distacco dalla testa della classifica fino a 62 lunghezze. Nella seconda metà della stagione la McLaren si dimostra una delle vetture più competitive in pista, ma questo non basta ad Hamilton per migliorare significativamente la propria posizione in classifica. Le due vittorie in Ungheria e in Italia sono, infatti, intervallate da due ritiri in Belgio, dove Hamilton è coinvolto in una carambola causata da RomainGrosjean, e a Singapore, dove il pilota inglese è costretto al ritiro per problemi meccanici mentre occupava la prima posizione. Proprio all'indomani del Gran Premio di Singapore viene ufficializzato il suo passaggio alla Mercedes a partire dalla stagione 2013, con un contratto di 60 milioni di sterline più bonus di vittorie per 3 anni.

Nelle gare successive Hamilton esce definitivamente dalla lotta per il titolo mondiale, tagliando il traguardo fuori dal podio in Corea, in Giappone e in India, a causa di una vettura ora meno competitiva rispetto agli avversari, e ritirandosi per problemi meccanici mentre occupava la prima posizione nel Gran Premio di Abu Dhabi. Il pilota inglese torna alla vittoria nel Gran Premio degli Stati Uniti, sul nuovo circuito di Austin, avendo la meglio su Vettel al termine di un lungo duello. Nell'ultima gara della stagione, in Brasile, Hamilton fa segnare la pole position, dovendosi però ritirare per un incidente causato da un errore di Nico Hülkenberg, mentre quest'ultimo stava tentando di superarlo. Il pilota inglese chiude la stagione in quarta posizione, con 190 punti.

Le insistenti voci di corridoio che lo volevano in Mercedes a partire dal 2013 trovarono conferma il 28 Settembre 2012, quando arrivò l'ufficialità sul sito della casa di Stoccarda. L'Inglese prende quindi il posto di Michael Schumacher, che avrebbe annunciato il ritiro dalle competizioni qualche giorno dopo, il 4 ottobre 2012.

Nella prima prova del mondiale in Australia il campione Inglese termina in quinta posizione, ma si riscatta la settimana successiva in Malesia con il primo podio dell'era Mercedes arrivato anche grazie ad un gioco di scuderia da parte di RossBrawn che ha messo fuori gioco Nico Rosberg. In Cina arriva la prima Pole Position della sua avventura in Mercedes ma in gara ottiene soltanto un terzo posto a causa dell'eccessivo degrado delle gomme. Nella quarta prova in Bahrein l'Inglese è condizionato da una penalizzazione di cinque posizioni sulla griglia di partenza che lo fa partire dalla nona posizione, in gara è però autore di una bella rimonta e conclude ancora una volta quinto.

Tratto da WIKIPEDIA

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